Lettera alle famiglie LGS
Sono Andrea e sono il fratello maggiore di Fabrizio. La conoscenza del LGS l’ho avuta a 4 anni, quando mio fratello ha compiuto 3 mesi . In breve tempo mi fu chiaro che la nostra famiglia sarebbe stata “diversa” da quelle dei miei coetanei. I problemi che si incontrano sono molteplici, e non esclusivamente quelli legati all’impatto della disabilità di mio fratello agli occhi del mondo, ma anche interiori, nell’accettare la rabbia che si prova per aver ricevuto un “fratello rotto” (spero che a Michele non dispiaccia la rivisitazione del titolo del suo libro!).
Da piccoli il nostro rapporto era altalenante passavo dal dolce e affettuoso fratello, perché consapevole delle sue debolezze, al suo rivale a cui addossare le colpe di ogni difficoltà che affrontavo. Solo oggi ormai adulto mi è chiaro il meccanismo in cui ogni fratello o sorella può cadere.
Grazie ai miei genitori ho imparato a superare molte difficoltà. Ricordo con emozione ancora quelle prime volte che passeggiavamo per le vie colme di gente nella strada principale di un paese di mare: gli sguardi di pena delle persone erano coltellate per me… Ma mi bastò guardare mio padre, che con sguardo fiero e sorriso da turista spensierato incontrava quei volti, per capire che nascondersi non è la giusta via, ma affrontare con il sorriso sul viso aiuta a trovare quella forza necessaria per affrontare le avversità.
Con l’aiuto di mia moglie oggi cerchiamo di dare nuova forza ed energia alla nostra famiglia e ai miei genitori ormai assopiti dal tempo, e la nascita dell’associazione LGS è stata un occasione per uscire da questo limbo.
Quindi famiglie LGS ripartiamo insieme da questa nuova esperienza troviamo nuova linfa e cerchiamo di guardare il futuro con uno sguardo più positivo, ce lo meritiamo!!!!